giovedì 6 novembre 2014

MA CHE FILM LA VITA

Eccomi qui, è con non poca emozione che scrivo.
Non è mai facile non emozionarsi quando scrivi di chi ha segnato la tua giovinezza ... Chi mi conosce sa di chi sto parlando. Ho scelto il titolo "Ma che film la vita" perché oltre ad essere una loro famosa canzone rappresenta la vita di questa band che è paragonabile a un film.


In 50 anni di carriera i Nomadi hanno cambiato pelle molto spesso, ma sempre con la stessa grinta e voglia spinti da un popolo, il popolo nomade che ad ogni concerto canta a squarciagola "Io vagabondo", "Crescerai", "Ricordarti". Quello che ad ogni concerto ricorda Ago e Dante perché loro sono e saranno sempre con noi; quel popolo che nonostante tutto è sempre stato li pronto ad intonare nuove canzoni. Quel popolo grazie al quale i Nomadi sono giunti a 50 anni di carriera.



Non racconterò tutta la storia del gruppo, voglio invece raccontarvi due episodi non molto belli per i Nomadi e che hanno cambiato per sempre la vita del gruppo.
E' il 1991. Durante un concerto Augusto Daolio, cantante e leader del gruppo, si sente male: ha un fortissimo mal di testa che continua anche dai giorni precedenti. La tac non lascia spazio a dubbi ... Daolio ha un tumore in fase avanzata non operabile,  non può avere forti emozioni. Tuttavia continua a cantare perché " Quando canto sto bene e mi passa tutto", diceva.






Ma le brutte notizie per i nomadi non sono ancora finite. Il 14 maggio 1992 mentre sta tornando a casa nella sua Fabbrico, muore Dante Pergreffi bassista del gruppo. La cosa più difficile adesso è dirlo ad Augusto tocca a Beppe Carletti dare la terribile notizia. Augusto ha smesso di vivere in quel momento, come dirà la moglie.
E' il 7 ottobre 1992 Beppe Carletti, tastierista del gruppo, sta tornando a casa: è stato tutta la notte con Augusto che sta male. Posa la bicicletta, sale in casa, il telefono squilla Augusto sta morendo ...
Quando Carletti arriva a casa di Daolio, poco distante dalla sua, il cantante è già morto. A quel punto il pensiero di molti è che i Nomadi siano finiti quel giorno, e anche in Carletti inizia a farsi strada l'idea di mollare. I Nomadi senza Augusto non hanno senso...
A questo punto però entra in gioco quel popolo che c'e' sempre stato, quello che canta, si commuove..... quel popolo chiede ai Nomadi di continuare a esistere, anche per Augusto e Dante.
Carletti allora si mette alla ricerca di un cantante. Si chiama Danilo Sacco e farà parte dei Nomadi per 18 anni successivi, sostituito poi nel 2012 da Cristiano Turato.

Ho deciso di scrivere un articolo sui Nomadi perché hanno rappresentato per me un pezzo importante di vita.
UN BACIO E UN ABBRACCIO FORTE
ILARIO
         

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